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Ortaggi a prova di siccità: scopri quali coltivare senza irrigazione

Gli ortaggi che si possono coltivare senza irrigazione
Piante e fiori

Coltivare un orto è, di base, una pratica sostenibile. Per ottimizzare ulteriormente il rispetto per l’ambiente, può essere molto utile concentrarsi sulla coltivazione di ortaggi che non richiedono grandi quantità di acqua. Quali sono? Continua a leggere per scoprirli!


In un mondo che affronta estati sempre più calde e aride, l’arte dell’orticoltura, amica dell’ambiente e benefica per il fisico e la mente di chi la pratica, si trova di fronte a sfide senza precedenti. Se desideri un orto che prosperi nonostante la mancanza di acqua, ci sono strategie e scelte specifiche che puoi adottare. In questo articolo, parleremo delle più efficaci.

Le basi per un orto a basso consumo idrico

Non tutti gli ortaggi richiedono la stessa quantità di acqua per crescere. Alcune piante, come i legumi, sono notoriamente meno esigenti. In particolare, i ceci spiccano per la loro capacità di crescere in condizioni di aridità estreme. Per rendersi conto del livello a cui arrivano, basta rammentare che possono essere coltivati senza alcuna irrigazione dopo la germinazione. Attenzione: questo non vuol dire che, se si decide di coltivarla, non sia necessari alcuna accortezza.


Prima di seminare, è consigliato immergere i semi in acqua per alcune ore per facilitare la germinazione, specialmente se il terreno a cui sono destinati è particolarmente secco. L’espediente appena descritto è molto importante, in quanto aiuta i semi a superare lo stress iniziale dovuto alla siccità del suolo.

Oltre ai ceci, altre leguminose come fagioli, piselli, fave e lenticchie possono adattarsi a un regime idrico limitato. L’importante è che si scelgano varietà a crescita determinata. Questo tipo di piante ha un ciclo di vita più breve e concentrato. Grazie a questa peculiarità, si riduce fortemente il periodo di necessità di irrigazione. La scelta di varietà adatte è fondamentale per minimizzare l’uso dell’acqua senza compromettere la produttività dell’orto.

Per un orto a basso consumo idrico, può essere utili ricorrere a piante bulbose come aglio, cipolle e scalogno sono eccellenti per le condizioni aride. Queste piante iniziano la loro crescita da un bulbo, che fornisce risorse sufficienti per lo sviluppo delle prime radici. Ciò permette alla pianta di richiedere meno acqua rispetto ad altre colture che partono da seme. Il bulbo, infatti, può essere considerato una vera e propria riserva d’acqua.


Ortaggi che possono essere coltivati senza troppa acqua

Strategie per un’irrigazione efficiente

Una volta selezionati gli ortaggi giusti, il passo successivo è il focus su tecniche di irrigazione che massimizzino l’uso dell’acqua disponibile. Una pratica efficace è l’irrigazione a goccia. Questa tecnica fornisce acqua direttamente alle radici delle piante, riducendo al minimo le perdite per evaporazione. Tale metodo consente di ottimizzare l’acqua impiegata, garantendo che ogni goccia venga utilizzata al meglio.


Le soluzioni da considerare non finiscono qui! Anche l’utilizzo di pacciamatura organica, come paglia o foglie secche, può aiutare a mantenere l’umidità del suolo. Ciò permette di limitare la necessità di irrigazioni frequenti e proteggendo il suolo dall’eccessivo riscaldamento solare.

Per chi vive in zone particolarmente aride, può valere la pena considerare la raccolta delle acque piovane durante i periodi umidi dell’anno. Quest’acqua può poi essere utilizzata durante i mesi più secchi, assicurando una riserva idrica senza gravare sulle risorse locali. Ricordiamo che, quando si raccoglie l’acqua piovana, si utilizza quella proveniente dal tetto della casa, ricorrendo a serbatoi ad hoc, ai quali può essere collegato un sistema di filtraggio per pulirla.


Coltivazioni e varietà selezionate

Per minimizzare l’impatto della siccità sul tuo orto, è cruciale, come già accennato, selezionare le varietà di piante più adatte. Scegliere varietà antiche o locali può essere una mossa vincente. Queste piante, essendosi adattate alle condizioni climatiche specifiche della zona, possono avere una maggiore resistenza alla siccità rispetto a selezioni più recenti.

Un esempio notevole di adattamento è il pomodoro siccagno, originario della Sicilia, in particolare della sua zona occidentale, dove l’estate tende al caldo e al secco. Queste piante producono frutti eccellenti per la conserva e richiedono pochissima acqua. Altri ortaggi, come rapanelli e rucola, hanno un ciclo di vita molto rapido e possono essere coltivati in primavera e raccolti prima che l’estate calda e secca inizi in pieno, riducendo così il bisogno di irrigazione. Queste colture veloci sono ideali per chi cerca di ottenere risultati rapidi con un minimo impatto idrico.

Adottare queste strategie aiuterà a mantenere il tuo orto rigoglioso anche durante le estati più aride, contribuirà, nel contempo, a preservare l’ambiente, risparmiando acqua preziosa e incentivando la biodiversità.

foto © stock.adobe


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